Per intenderci e fare chiarezza, chiameremo questa differenziazione dei VASI SANGUIGNI con il termine di "distretto arterioso" tutte le arterie, "distretto venoso" tutte le vene e "distretto capillare" o "Microcircolo" tutti i CAPILLARI.
È proprio a livello di questi piccolissimi vasi sanguigni che avvengono i cosiddetti "scambi vitali". Qui il sangue deve necessariamente "rallentare" (spesso addirittura "fermarsi" per poi ripartire, come oggi ben documentabile con appositi esami specialistici) per consentire appunto questi scambi vitali fondamentali per la nostra vita. Per rendere ancora più chiaro questo importantissimo concetto, immaginiamo che il Microcircolo sia come le stradine strette che ci conducono ad es. a fare acquisti nel centro storico della nostra città:il motore della nostra macchina è paragonabile al cuore, la nostra macchina al globulo rosso.
Innanzitutto occorre che i vasi siano "sani" sin dalla nascita, o per meglio dire dalla loro "formazione" nel feto: esistono infatti regole ben precise che governano l'inizio ed il successivo sviluppo dei vasi sanguigni sia grandi che piccoli. In linea generale, e senza addentrarci in complicatissime discussioni, tutte le malattie o le malformazioni "congenite" od "ereditarie" dei vasi sanguigni portano, prima o poi, al "malfunzionamento" degli stessi, esitando in diverse patologie alcune delle quali risultano addirittura incompatibili con la stessa vita. Oggi sappiamo che tanto più gravi sono tali malattie o malformazioni quanto più precoci sono i segni ed i sintomi delle stesse. Ovviamente se ad es. ci troviamo di fronte ad un paziente di cinquant'anni, sarà molto remota la probabilità che soffra di patologie "congenite", e quand'anche soffra di queste patologie è chiaro ed evidente che il loro "grado di gravità" è talmente ridotto che gli ha permesso di vivere tranquillamente fino ad oggi.
Quando ciascuna di esse si manifesta spesso con segni e sintomi chiari ed evidenti, la diagnosi non risulta particolarmente difficile o complicata; al contrario, molto frequentemente questi segni e sintomi sono "sfumati", "confusi", poco "significativi", spesso addirittura "fuorvianti": in questi casi l'esperienza dello Specialista risulta fondamentale nell’indirizzare la diagnosi nella giusta maniera ed il paziente nella corretta impostazione terapeutica mediante specifici esami sia del sangue che "strumentali". Tutto ciò vale solo se esiste una contemporanea "salute" della pompa (cuore) che spinge il sangue nel perenne flusso all'interno del sistema circolatorio sanguigno chiuso: tutte le malattie cardiache comportano, prima o poi, gravi alterazioni dei vasi sanguigni sia grandi che piccoli conducendo a severe patologie circolatorie ad andamento sia acuto sia subacuto che più spesso cronico anche molto invalidanti per la qualità della vita.
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